Cosa sta diventando il cosplay

Mi piacerebbe parlare un momento di ciò che secondo me sta diventando uno dei miei hobby, il cosplay.
Intanto, il cosplay è una forma d'arte che consiste nel vestire i panni (letteralmente) di un personaggio di un manga, un anime, un film, un fumetto, un libro o qualsiasi altra cosa appartenga alla categoria della cultura otaku. Ciò significa che dovresti amare il personaggio che interpreti, oltre a comprarne o fabbricarne da te il costume e gli eventuali accessori.
I cosplayer prendono spesso parte a contest durante le fiere del fumetto o eventi simili, anche per questo essi desiderano apparire al meglio.
Per me, il problema è partito da qui.

Fino ad adesso, mi sono resa conto che i cosplayer hanno cambiato le loro aspettative verso sé stessi e verso i "colleghi".
Mi spiego meglio: io ho cominciato a praticare cosplay nel 2009. A quel tempo, solo chi possedeva certi requisiti si cimentava in questa prativa. Alla primissima fiera cui partecipai vidi piccoli gruppi di cosplayer, orgogliosi ed entusiasti, dettagliatamente esperti del personaggio che interpretavano e dell'anime/manga/qualsiasi altra cosa a cui appartenesse, circondati da persone che ammiravano e rispettavano questa profonda passione, il coraggio di travestirsi e soprattutto l'abilità e l'attenzione con cui si prepararono i costumi e gli accessori. Erano pressoché un'elite, dei coraggiosi senza la paura di dimostrare una passione che avrebbe potuto facilmente essere stigmatizzata dalla maggioranza. Per questo, i costumi che avresti visto erano praticamente perfetti.

Più tardi nel tempo, questa definizione di cosplay cambiò notevolmente. Ciò a mio parere coincise con il periodo in cui "nerd" si trasformò in un termine modaiolo - non ho idea del perchè, me lo sto ancora chiedendo.
Chiunque volle diventare uno di questi coraggiosi, chiunque cominciò a vestire i panni dei personaggi dei fumetti, anche se non ne sapevano nulla né si sentivano parte della cultura otaku. Persino i cosplayer che avevano una reputazione radicata cominciarono a stancarsi di non essere mai riconosciuti e di essere sorpassati dai novellini che interpretavano personaggi più famosi o più sexy solo per stare al centro dell'attenzione; perciò questi cosplayer cominciarono a conformarsi a questa nuova corrente abbandonando la loro idea di cosplay. Ho visto parecchi bravi cosplayer in questa condizione, che ora si sono ridotti a fare i pagliacci o ad abbassarsi a compromessi finendo per seguire la massa di coloro che fanno cosplay solo per esibire sé stessi.

All'ultima fiera sono rimasta scioccata dall'enorme quantità di "gente comune", quelli che puoi sentire prendere in giro gli otaku perchè "guardano i cartoni animati", quelli che si rifiutano di guardare un film a meno che non sia puramente commerciale, quelli che non si sono mai interessati a questa cultura e che puoi spesso sentir dire "Batman? Ma chi, Christian Bale?" o "Naruto? E chi è questo, un nuovo personaggio di Dragon Ball?"; ecco, ho visto queste persone fare cosplay.

Non voglio dire che solo gli otaku al 100% possano fare cosplay, io stessa non posso definirmi tale, ma il cosplay è l'espressione di una passione, coltivata con tempo e fatica, di un gruppo di persone che condividono interessi in comune con una particolare cultura e che spesso la preferiscono agli altri "normali" hobby. E ora devo vedere degli ottimi cosplayer in disparte, ignorati da chi è troppo abbagliato da un po' di pelle scoperta.
Il cosplay non è più l'espressione di una passione, è diventato l'esibizione del costume più sexy, più costoso o più popolare. E ciò mi dispiace davvero.