mercoledì 21 maggio 2014

La matematica dell'amore

Un titolo così romantico per un post che di romantico ha ben poco.
Diciamo che c'entra più la matematica che il romanticismo! *il 90% dei lettori fugge*

Non spaventatevi: una coppia è comunque una cifra numerica, un 2 composto da 1+1.
Ma nelle situazioni sentimentali questo tipo di matematica non è applicabile: spesso la somma di 1+1 fa 0, altre volte fa n, altre volte fa 1 e altre volte raggiunge anche cifre sotto lo 0.
Sembra assurdo? Invece non lo è: sicuramente conoscerete almeno un esempio per ogni gruppo, poiché tutte le relazioni definite in qualche modo "velenose" sono decisamente più frequenti di quanto non vogliamo credere.

In questo post analizzerò i diversi risultati di questo 1+1 per dare una panoramica dei tipi di coppia che si possono vedere dietro ogni angolo; è interessante notare come la totalità di questi sia convinta di appartenere alla prima categoria, anche se non ne riflettono nemmeno l'ombra.

1+1= n

Il caso più fortunato. Significa che tra due persone che stanno insieme c'è un flusso ramificato di positività, sotto forma di qualsiasi cosa che possa fruttare più di quanto consuma: un sentimento, un hobby, un valore, un'esperienza, un'emozione, un'arricchimento di qualsiasi genere. In termini matematici, le due persone prese singolarmente rappresentano un n, mentre insieme valgono un n elevato a un altro m. Insomma, due onde che si alimentano a vicenda e la cui positività è talmente potente da irradiare anche coloro che li circondano. Due magneti complementari di cui la forza dell'uno è necessaria per le mancanze dell'altro fino al raggiungimento della perfezione. Come due tasselli di puzzle che insieme hanno la capacità di affrontare qualsiasi cosa perché alimentati positivamente l'uno dall'altro. Bene, se appartenete a questa categoria - se ci appartenete davvero - andate, e irradiate luce su questo oscuro mondo!

1+1= n-m

Il caso più ambiguo. Si trova poco al di sotto del primo caso: i due condividono del proprio creando qualcosa di nuovo, ma gli ambiti in cui si verifica ciò sono i meno importanti, per la maggior parte li definirei materiali. Insomma è un arricchimento meramente superficiale, che si ferma all'apparenza delle cose e non alla loro sostanza (quel -m). Perciò, questa coppia potrebbe anche sembrare molto affiatata, nella realtà però manca quel qualcosa che la renda perfetta - manca perché non importa averla, o non la si può raggiungere e non ce ne si rende conto. Di solito quell'n che si crea avviene perché i due sono reciprocamente influenzati dall'amore e dalla stima che provano, rimanendo però nel limbo della condivisione senza aggiungerci profonda comprensione.

1+1= 1

A mio parere, il caso più meschino. Quell'1 che avanza dalla somma altro non è che uno dei due, in quanto il secondo si è completamente annullato. Che l'abbia fatto per sua volontà o per sottomissione dell'altro, poco importa: è una crudeltà per l'uno, che l'abbia costretto o che l'abbia lasciato fare, e per chi ha accettato o accolto l'annullamento. Chi si annulla ha una personalità debole e remissiva: solitamente fa suoi i valori e i pensieri dell'altro interiorizzandoli come se fossero nati dalla propria mente in modo del tutto inconsapevole. I suoi hobby, le sue volontà sono taciutamente negate a sé stesso in favore di ciò che fa e vuole l'altro. Uscire da questo pozzo è possibile: la persona sottomessa deve prendere coraggio e capire che è un individuo con una propria forza e che non ha nulla da invidiare o da spartire con altri. Preferire la coppia allo stare da soli va bene, ma la coppia è la somma di 1+1 e l'obiettivo è moltiplicarsi, non annullarsi.


1+1= 0

Solitamente, chi porta a risultato 0 non ha una buona base fin dall'inizio: chi riesce ad avere questo neutrale finale deve essere una persona fragile, passiva, vuota e forse insignificante che trova una persona altrettanto fragile e insignificante. Ciò che in realtà si cerca è qualcuno che non riesca facilmente a sopraffare il proprio essere, che non sottometta una personalità così fragile plasmandola a proprio piacimento, perché forse si è già trovato un elemento simile e si è sofferto molto: così facendo si rinuncia a tutte le positività che può portare una persona con un carattere di un certo spessore per un'altra che, è vero, non le metterà i piedi in testa, ma non le farà nemmeno toccare il cielo con un dito.


1+1= -n

Definirei così le relazioni velenose. Quelle in cui due persone con una base un po' particolare - per non dire cattiva - insieme diventano ancora peggiori. Se l'alimentarsi funziona tra persone positive, funziona allo stesso modo per quelle negative: così invece di sprigionare un flusso roseo e sereno, sprigioneranno solo una marea di... cose putride. Forse funziona ancora meglio alimentarsi nel male, questo perché l'essere umano è istintivamente portato all'invidia e alla cattiveria, e non c'è niente di peggio per una persona marcia che trovare un terreno fertile in cui far avanzare il suo marciume. Guardatevi da loro, perché se uno solo può essere irritante, a tratti subdolo, spesso ipocrita, insieme sono una bomba a orologeria di crudeltà.

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