lunedì 2 giugno 2014

Maleficent vs. Edge Of Tomorrow



[Questo post non contiene spoiler se non dove segnalato]

La settimana appena trascorsa sono usciti due film molto interessanti per lo scenario cinematografico: Maleficent, diretto da Robert Stromberg con Angelina Jolie, e Edge of Tomorrow, diretto da Doug Liman con Tom Cruise e Emily Blunt.

Sentivo parlare di questo Maleficent da un bel pezzo, sentendolo sbandierare come un grandissimo film rivisitazione di una favola in ottica "il nemico non è così cattivo come sembra": sinceramente non mi aveva attirato, né come trama né dal trailer, mentre di Edge of Tomorrow mi intrigavano entrambi, anche se se ne è parlato decisamente meno; ma da brava criticona quale sono, mi è riuscito di racimolare biglietti scontati per andare a vedere entrambi.

Ho visto prima il film con Tom Cruise, essendo quello che mi attirava di più. Non mi aspettavo da lui una grande recitazione dato che da questo lato non ha mai spaccato lo schermo - a parte qualche interpretazione che ho amato, come in Nato il 4 Luglio - oltre al fatto che come tutti i grandi volti del cinema ora sta inevitabilmente invecchiando, invece devo dire che ha reso bene la parte - seppur non difficile- che gli è stata affidata.

Senza fare spoiler per chi volesse vederlo, la storia narra di un vicino futuro in cui il mondo è minacciato da alieni con poteri incomparabili, i Mimic, che hanno già invaso l'Europa e si avvicinano repentinamente all'Inghilterra. Oltretutto osservo che è uno dei rari casi in cui un'invasione aliena non parte dall'America!

Il maggiore Cage è un ufficiale vigliacco e avido di palcoscenico, non per nulla è ben lieto di reclutare volontari per la guerra ponendosi come testimonial di una campagna di reclutamento ma, nel momento in cui gli viene chiesto di arruolarsi, arriva fintanto a minacciare il generale di rivoltargli contro l'opinione pubblica pur di scampare il campo di battaglia. Viene già presentato come un imbecille che venderebbe sua madre pur di non sporcarsi le mani e da qui uno strano evento accaduto proprio durante la guerra ci fa assistere alla sua progressiva crescita: ucciso un Mimic stranamente più grosso degli altri - un Alpha, di cui ha assorbito inconsapevolmente il potere - viene a sua volta ucciso e si risveglia il giorno prima, dove si rende conto di essere in grado di ricominciare lo stesso giorno ogni volta che muore.

Il filone è quello di Source Code, il viaggio nel tempo che consente al guerriero ucciso di ricominciare per modificare il futuro: ma mentre per il capitano Colter Stevens si trattava di un meccanismo fantascientifico che ricostruisce lo scenario vissuto dai ricordi aleggianti delle persone e che perciò non è reale, per Cage è un vero e proprio potere che gli consente di correggere gli errori per raggiungere un obiettivo per cui effettivamente servono davvero molte vite: trovare colui che comanda tutti i Mimic, il grande Omega, e distruggerlo. Ma l'Omega consentirà che un nemico, ladro del potere di uno dei suoi bracci destri, riesca a rintracciarlo così facilmente?

Nonostante Cage abbia rivissuto in tutto il film la stessa identica vicenda per almeno un migliaio di volte, il film non è affatto ripetitivo e anzi ogni tanto stupisce con una scena divertente nel bel mezzo dell'azione - Cage che corre a perdifiato verso un obiettivo che è sempre più vicino, quanto paga che un camion comparso dal fianco lo centrerà facendogli perdere un'altra delle sue infinite vite? - e la crescita di Cage è coronata dalla sua scelta di non coinvolgere Rita Vrataski (Emily Blunt) nella sua ricerca dell'Omega per salvarle la vita. Non è finita, ma non voglio approfondire oltre per lasciare al lettore tutto il gusto di guardarlo.

Il finale lascia decisamente spiazzati. Dopo tutta quest'adrenalinica corsa contro il fato, appena dopo la vittoria il film viene liquidato con una breve scena. Ti lascia così, ti chiedi perché terminare un ottimo film con un finale del genere, ma poi ci rifletti su, fai due calcoli, qualche associazione mentale, ci rifletti, e ti rendi conto che ha tutto molto senso: un finale a dir poco geniale, che dice il minimo indispensabile senza sciogliersi in sentimentalismi e prolisse manifestazioni, che mostra quel che basta per riunire i tasselli e capire come sono funzionate le cose e che tutto è andato bene, e lo fa con un minimalismo delizioso e conturbante.


Tutto estremamente coerente: persino quando Rita dice di "aver avuto il potere e di averlo perso" ho pensato che l'unico modo che avesse avuto per capirlo era morire, senza più svegliarsi, ma il regista ha fatto sapientemente rispondere a questa domanda Cage più avanti. Così come quest'episodio molto spesso mi sono trovata a pensare che è stato tutto curato nei dettagli per rendere la trama lineare e coerente, nonostante i viaggi nel tempo spesso non lo siano - vedasi X-Men - Giorni di un Futuro Passato.

Insomma, uno dei film migliori che ho visto nell'ultimo anno, che ha superato le mie aspettative e mi ha lasciata con la speranza che anche un genere usato e usurato come la fantascienza con alieni e viaggi nel tempo abbia ancora menti geniali capaci di rivisitarlo per farne qualcosa di nuovo e coinvolgente.


Il giorno dopo, piena di buoni propositi seppur perplessa dalla contrastante critica a riguardo - fonti di riguardo lo ritenevano una delusione, l'opinione comune una meraviglia - ho visto anche Maleficent.

Lo scopo del film è cambiare l'andamento della fiaba dando un senso all'operato di Malefica che è nata come una fata buona ma che è stata costretta dall'odio e dal risentimento per essere stata tradita a compiere il maleficio che l'ha resa famosa.

In realtà l'ho trovato un personaggio scoordinato, un ruolo che non è né carne né pesce: prima è buona, poi diventa cattiva, poi è di nuovo buona ma fa qualcosa di cattivo senza motivo, poi è cattiva ma fa qualcosa di buono senza motivo, poi viene ripetutamente pugnalata alle spalle dal suo ex amato ma se lo lascia fare molto volenterosamente per poi prendersi amorevolmente cura della sua figliuola Aurora. Inoltre, prima è un personaggio serio e austero, poi si diverte come una matta a far piovere in testa a tre fatine sceme. Per concludere, prima è una fata della natura con abito semplice e scalza, poi all'improvviso tutina in lattex e tacchi usciti da chissà quale sortilegio.

Angelina Jolie è un'altra di quelle attrici che non ritengo fantastiche nella recitazione e qui non si è smentita ma nemmeno la regia l'ha aiutata: non so quante volte ho visto la scena del suo primo piano in cui alza leggermente la testa a mostrare il mento con aria severa. Capisco che è una dimostrazione di orgoglio e superiorità, ma l'abbiamo capito, fatele cambiare faccia per favore. A parte una scena in cui ha sorriso, ha sempre mantenuto la stessa espressione senza mutamenti di nessun tipo nonostante di mutamenti interiori avrebbe dovuto subirne parecchi.

Passiamo al personaggio di Stefano: da bambino una persona normale che si innamora di una fata, da adulto uno spietato essere senza cuore disposto a tutto pur di ottenere la corona, da vecchio uno svitato che affida la figlia appena nata a tre imbecilli patentate che fosse stato per loro Aurora non si sarebbe salvata nemmeno con il potere di un Alpha, poi dopo sedici anni finalmente la rivede straordinariamente viva e l'unica cosa che è in grado di fare è sbatterla in camera sua, come se rinchiuderla in un'enorme ala del palazzo potesse impedire a un maleficio di avverarsi.

Molte cose non sono state chiare, come l'esatta collocazione della casetta di Aurora e delle tre fate madrine: dentro o fuori dalla barriera creata da Malefica per dividere la brughiera dal mondo degli umani? Scene discordanti mi fanno pensare dapprima che fosse appena fuori, altre che fosse dentro, ma in entrambi i casi non mi è sembrata comunque una mossa molto furba: non so come funzioni nelle fiabe, ma di solito non funziona nascondere un topo vicino alla cuccia del gatto. Forse Stefano pensava che Malefica fosse in grado di compiere malefici mortali ma non di trasformare un rametto in un fuso?

Come se non bastasse il film era lento e con molte scene inutili che non davano niente di più alla trama se non renderla sempre più inconsistente. La sceneggiatura fa a dir poco pietà: nessuna bella frase di rilievo che ti facesse accapponare la pelle, persino le maledizioni sembravano scritte in undici secondi da un dodicenne svogliato, Malefica che entra nel castello durante il battesimo e dice "Bene, bene" mi ha fatto quasi venire da piangere nonostante già lo avessi visto dal trailer; una scena così potente come l'entrata della cattiva al centro dell'evento che vede i buoni impotenti mentre festeggiano l'arrivo al mondo della piccola protagonista necessitava di una sceneggiatura decisamente più accurata. Anche il "Non ha più valore" che accompagnava un'importante scena successiva sembrava solo un brutto adattamento a una traduzione che non si aveva voglia di tradurre.

Insomma, un fiasco su tutta la linea. Mi sono sforzata per non appisolarmi dato che il coinvolgimento è stato pari a zero e non mi sono mai sentita appassionata o intrigata dalla vicenda. Nessuno sprazzo di originalità se non il colpo di scena finale, che oltretutto era prevedibile già da tempo prima. E anche il commento dell'aiutante "E' proprio questo il vero amore" faceva abbastanza ridere nel contesto.




Oltretutto è il primo film Disney che sbeffeggia l'amore di coppia! Ma che Disney è? L'amore esiste eccome, in tutte le forme, e come può non esistere quello di coppia può non esistere quello parentale, dove sta scritto il contrario? L'amore è una questione di pazienza e di comprensione, non sempre finisce bene ma non per questo non esiste. E comunque esaltare con un film simile l'amore parentale dopo un successo come Frozen mi è sembrata una vera e propria caduta di stile. Sinceramente, non so proprio come abbia fatto a piacere tanto alla gente se sembra scritto e diretto da tredicenni.

Tiriamo le somme:

Edge of Tomorrow
Regia: 9
Sceneggiatura: 8
Originalità: 7
Linearità: 9
Coinvolgimento: 9
Voto finale: 8,4

Maleficent
Regia: 5
Sceneggiatura: 3
Originalità: 6
Linearità: 4
Coinvolgimento: 2
Voto finale: 4


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